I provvedimenti del numero uno della Bce Mario Draghi riguardo i tassi di interesse non potevano non avere un’influenza immediata sull’andamento del mercato immobiliare e sull’edilizia. Con la soglia dell’1% le richieste dei consumatori hanno registrato un notevole aumento insieme a condizioni più favorevoli con rimborsi più flessibili e domande di istruttoria più semplici da realizzare. L’aumento dei mutui registrato in questo periodo, però, non rappresenta il massimo del potenziale. Sono davvero tante le persone che attendono un nuovo ribasso del costo delle case.
Un fenomeno che ha comportato un significativo dilungamento delle trattative di compravendita. Cresce anche il fenomeno della surroga. Significativi anche i numeri dello spread che sta registrando una diminuzione che appare sempre più notevole. La percentuale è ormai dello 0,99% per alcuni istituti di credito: una condizione davvero favorevole che, però, deve essere accompagnata da un attenta analisi, da parte del contraente, delle reali condizioni contrattuali offerte. Non bisogna dimenticare nemmeno un controllo approfondito delle spese di istruttoria per effettuare la surroga. Costi che, nella maggior parte dei casi, non raggiungono cifre eccessive grazie allo strumento del banking online.
Da monitorare anche il Taeg; un dato che racchiude l’insieme di spese sostenute e che riesce a dare un quadro più chiaro dei vari aspetti da tenere in considerazione come la surroga e le varie operazioni di surroga. L’aumento dell’erogazione dei mutui, in media, si è stabilizzato sullo 0,8% nel mese di gennaio rispetto allo stesso periodo del 2014. La ripresa del mercato, però, sencondo gli ultimi datti, appare in netto contrasto con l’andamento generale dei prezzi, che non seguono l’aumento della domanda. Il fenomeno dell’aumento dei mutui sta favorendo un miglioramento dei dati di acquisizioni nelle aree periferiche ed in provincia; si tratta di aree nelle quali tradizionalmente i costi per metro quadro degli appartamenti appaiono ancora accessibili.