I beni demaniali in vendita
Sono quattro i beni demaniali di Ponza e Gaeta messi in vendita a causa del decreto Sblocca Italia, della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, per mezzo dell’ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero in collaborazione con il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’Agenzia del Demanio, per spingere le opportunità d’investimento in Italia. I quattro beni sono La Caserma Tosti, la Caserma Cialdini, il Torrione Francese a Gaeta e il Faro della Guardia a Ponza (quest’ultimo però resterà a disposizione del Ministero della Difesa, che lo concederà a terzi per la valorizzazione).
Planimetrie catastali in pubblicità
La notizia non è gradita a chi avrebbe voluto comprare questi beni e unirli ai propri patrimoni comunali, che invece, essendo acquistati all’estero, probabilmente diverranno alberghi o residenze private. L’ipotesi non è tanto lontana, considerando che nella pubblicità dei quattro beni su un sito governativo sono presenti anche le loro planimetrie catastali e altri dati del catasto. Nelle intenzioni degli organizzatori, il sito attrarrà “offerte d’investimento in immobili pubblici di società partecipate pubbliche o pubblico-private, destinate a operatori italiani ed esteri”.
La Caserma Cialdini
Dopo una descrizione sul suo vecchio uso (ex caserma), sulla sua posizione, sulla sua storia e sulla descrizione dettagliata dei locali interni, si legge che la destinazione prevista, dall’attuale abitativa e ospitante attività commerciali, servizi pubblici e privati, è quella di struttura turistico-ricettiva o di residenza privata.
Il Torrione francese
Anche in questo caso, dopo cenni sulla storia e una descrizione dell’interno, con anche indicazioni di pianta e superfici, la destinazione più probabile è quella alberghiera, soprattutto per il cortile che si affaccia a picco sul mare. Lo scopo sarebbe poi valorizzare la città d’arte e turistica, per salvaguardare i beni storico-architettonici.
La Caserma Tosti
A essere destinata a residenza privata è la Caserma Tosti, anch’essa ex caserma, da cui furono sfrattati nel 2013 diversi residenti, fra cui alcuni invalidi gravi, che manifestarono davanti al Comune di Gaeta. Anche in questo caso, c’è la descrizione storica, geografica, strutturale e planimetrica dell’edificio.
Il Faro della Guardia
È l’unico dei quattro beni che per il momento non è ancora in vendita. Probabilmente ciò è dovuto alla mobilitazione dei cittadini, che hanno coinvolto il Fondo Ambientale Italiano, riuscendo a far rientrare il Faro nella campagna chiamata “I luoghi del Cuore”. Il risultato è stata l’apposizione del vincolo paesaggistico sul bene per far sì che sia inalienabile e al sicuro da ogni tentativo di speculazione. Esiste, sì, una destinazione turistica, ricettiva, ricreativa, ristorativa e dedicata alle attività didattiche e promozionali, ma in concessione a terzi, che dovranno valorizzare il faro, e non in alienazione.