Un calo di oltre un punto percentuale (1,2%). E’ il dato che emerge dall’analisi di Bankitalia che ha effettuato uno studio sull’andamento dei prestiti e dei depositi bancari. Il dato che emerge è di una leggera diminuzione dei prestiti al settore privato. Sono i prestiti destinate alle società non finanziarie a conoscere il calo maggiore con una perdita, su base annua, di oltre un punto e mezzo percentuale (-1,6%) mentre in leggero aumento sono risultati i prestiti rivolti alle famiglie con una crescita di un decimo di punto percentuale. Non cambia neppure il dato riguardo la sofferenza bancaria che rimane stabile sul 14,7%.
Un leggero aumento i tassi di interesse erogati alle famiglie per spese accessorie e per l’acquisto di una nuova abitazione con una quota di un decimo sopra i tre punti percentuali contro il 2,88 del mese precedente; insomma anche in questo caso si tratta di una variazione di pochi decimi di punto. Discorso del tutto simile anche per quanto riguarda i prestiti con un importo superiore che registrano una variazione addirittura di centesimi (1,69% nel mese di giugno contro 1,61% del mese di maggio).
A fronte di un ulteriore calo dei prestiti, si conferma, ancora una volta la tendenza al risparmio con un aumento dei depositi bancari che sono passati da una quota del 3,7% di maggio, al 3,8 del mese successivo. Una situazione che parla chiaro e che rende bene l’idea di come gli italiani non siano del tutto sicuri che la crisi economica che attanaglia il nostro paese dal 2008, sia ormai alle porte. E’ ben lontana l’uscita dal tunnel, secondo gli italiani che sembra abbiano un sentore ben diverso rispetto alla politica nazionale che da mesi evoca la ripresa economica. Per ora la maggioranza dei nostri connazionali sempre prediligere la via del risparmio rispetto a quella degli investimenti. Una prudenza cominciata alcuni anni fa ed ora ben lontana dalla fine.