Nel bene o nel male, sicuramente il 2014 per le compagnie assicurative sarà un anno di cambiamento. Il nuovo ddl del consiglio dei ministri, infatti, è stato definito dal Ministro dello Sviluppo Economico come un’importante rivoluzione nel settore delle polizza RC Auto. D’altro canto c’è chi, come il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli e l’Associazione vittime della strada, ha criticato questa bozza a volto scoperto. Uno dei punti più discussi di tutti è stato appunto il cosiddetto risarcimento in forma specifica. Secondo quanto previsto dal decreto, infatti, per consentire un adeguamento delle cifre del premio assicurativo da pagare con il resto dell’Europa, alle Compagnie verrebbe concesso di optare per un risarcimento specifico in base alle fatture dei danni subiti alle cose, anziché utilizzare una tabella di conversione per il risarcimento, in presenza di soli danni alle cose e senza concorsi di colpa.
Secondo Aldo Minucci, presidente dell’Ania, questa soluzione potrebbe essere la chiave di volta per un risparmio sempre maggiore sulle polizze auto, in quanto le compagnie risparmierebbero su riparazioni e pezzi di ricambio rivolgendosi esclusivamente ad officine convenzionate, il che andrebbe a tutto vantaggio dell’assicurato. Al di là di questo, tuttavia, è già possibile risparmiare con la propria polizza rc auto, ad esempio grazie al migliore comparatore online Comparameglio.it dove è possibile confrontare più assicurazioni rc auto e trovare così la polizza più vantaggiosa e conveniente. La replica al presidente dell’Ania è arrivata direttamente da Federcarrozzieri, che invece mette in guardia dalla possibile alterazione della libera concorrenza sul mercato degli autoricambi. Se le assicurazioni si rivolgessero direttamente alle officine convenzionate, infatti, non ci sarebbe più libera concorrenza e il prezzo non sarebbe più calmierato.
Il secondo ‘punto caldo’ del decreto formulato dal governo Letta riguarda la cessione del credito. La cessione del credito relativa al settore della RC Auto può essere spiegata in questo modo: poniamo il caso che io automobilista abbia subito un danno e debba essere risarcito dalla mia compagnia circa l’onere sostenuto per le riparazioni. A questo punto decido, congiuntamente con il mio carrozziere e senza dover comunicarlo all’assicurazione, che il mio credito nei confronti della stessa passa al mio carrozziere. Io non pago, in sostanza, e il mio carrozziere dovrà occuparsi di essere risarcito dalla mia assicurazione circa l’entità degli interventi svolti e certificati da fattura. Il disegno di legge vorrebbe evitare ciò, in quanto determina un aumento del premio assicurativo richiesto dalle compagnie. Dura la replica di Galli a questa affermazione: secondo lui, infatti, tale decisione favorirebbe soltanto le compagnie assicurative, che potrebbero approfittare della cosa e risarcire il cliente con tempi e modi esclusivamente di propria scelta.
Nel disegno di legge è anche prevista una dilatazione dei tempi di risarcimento massimi per le Assicurazioni: quelli previsti diventerebbero 1,5 volte superiori a quelli attuali, che sono di 60 giorni per il risarcimento, i quali scendono a 45 in caso di compilazione del CID. L’ultimo punto su cui si sta discutendo in modo acceso riguarda la questione del risarcimento in caso di gravi lesioni fisiche: l’intento del Governo è di equiparare le tabelle in vigore con quelle che sono utilizzate nel resto d’Europa. Tuttavia, secondo l’Associazione vittime della strada, l’adozione di queste nuove tabelle causerebbe una forte diminuzione del risarcimento all’interessato. Questo, quindi, sarebbe l’ennesimo favore fatto alle Compagnie e l’ennesimo sfavore ai cittadini.