Manca ancora un mese dalla nuova Legge di Stabilità che il governo di Matteo Renzi dovrà mettere in campo. Molti sono i dubbi e le incertezze che accompagnano l’esecutivo di centro sinistra. L’annuncio di un nuovo taglio di alcune determinate imposte è stato annunciato dallo stesso Primo Ministro, anche se i dubbi e le critiche, anche nello stesso partito, sono state davvero tante. Il tema dell’imposizione fiscale sulla casa ha fatto scivolare un altro aspetto che tocca da vicino milioni di italiani: le pensioni. Sono tante le voci che si rincorrono rispetto a modifiche radicali che si vorrebbero applicare al sistema della previdenza.

pensioni

Richieste contrastanti vengono dalle parti sociali e dagli industriali e mentre si sviluppa un dibattito sempre più intricato, ad aggiungere la varie proposte in campo, è l’ex ministro Elsa Fornero che negli anni scorsi ha guidato il ministero durante il governo del “tecnico” Mario Monti. Un invito alla flessibilità è arrivato dalla Fornero ove con questo termine si indica la possibilità ai pensionati di andare in pensione con un certo anticipo rispetto agli stringenti obblighi che con gli anni sono stati imposti. Le condizioni del paese, in parte cambiate dagli anni della guida tecnica, potrebbero permettere un aggiustamento delle condizioni di pensionabilità.


Andare in pensione prima significherà, però, prendere di meno. Una proposta largamente condivisa all’interno dell’esecutivo di centro sinistra con proposte, da più parti, di una riduzione del 2% per ogni anno di anticipo. Un’idea che non è piaciuta ai vertici dell’Inps che l’hanno bollata come “eccessivamente costosa”. Altre idee prevedono, invece, di ricalcolare l’importo con il metodo contributivo. Anche questa idea ha trovato un muro di critiche con la Fornero che l’ha giudicata “troppo penalizzante per i lavoratori” proponendo, invece, una decurtazione che vada dai tre ai tre punti e mezzo percentuali per ogni anno di anticipo. Per il momento il Governo è ancora cauto sulle varie proposte messe in campo, sembra, però, che si vada verso un ridimensionamento dell’importo.


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