Nella recente normativa, per quel che riguarda l’ambito della manovra finanziaria 2011 per il risanamento dei conti pubblici e per il pareggio di bilancio dello Stato, è stata inserita una nuova tassa sull’abitazione, definita “Imposta Municipale Unica“. Con l’abbreviativo di IMU, il tributo somiglia per caratteristiche e finalità alla vecchia ICI, rimossa poi dal governo Berlusconi per diminuire il prelievo fiscale nelle tasche degli italiani, ed è stata praticamente reinserita adesso dalla legislatura di Monti con rincari, a seguito della variazione del valore catastale delle case che è praticamente schizzato alle stelle.
Il contributo dovrà essere versato da tutti i proprietari di un immobile, o meglio dagli effettivi abitanti dello stesso, anche se sono previsti diversi sgravi e sconti per delle particolari categorie di contribuenti, come i titolari di una sola ed unica casa che riceveranno una detrazione di €200 o coloro che hanno figli a carico fino a 26 anni che riceveranno una detrazione di 50€ per figlio. La nuova imposta andrà interamente ai comuni, che con il contributo della Tarsu, delle contravvenzioni e dalle varie fonti di reddito, dovranno compensare la diminuzione brusca di sovvenzionamenti statali per il mantenimento di strutture e servizi pubblici ai cittadini. Sarà facolta dei singoli municipi l’aumento o la diminuzione delle percentuali dell’aliquota dell’IMU, che potranno essere variate massimo di un punto percentuale. Saranno esenti dal pagamento del tributo i proprietari di immobili distrutti o dichiarati dalle autorità non agibili.