La nuova serie di riforme che riguarderanno il settore delle pensioni sono incentrate soprattutto su tema della flessibilità in uscita. Un argomento molto sentito dai sindacati e da molti lavorativo che mai come ora aspettano provvedimenti in questa direzione. Il sistema dell’uscita anticipata, però, non sarà indolore per i conti dello Stato già alle prese con l’abolizione della tassa sulla casa che potrebbe avere delle ripercussioni importanti sui conti italiani. La maggiorazione della spesa per una riforma del sistema pensionistico viene calcolata intorno agli undici punti percentuali.
Una quota che si traduce in un aumento di spesa per lo stato di oltre 39 miliardi di euro. Ma si tratta comunque di ipotesi visto che sono tante i provvedimenti ancora in dubbio per la modifica dell’attuale sistema pensionistico italiano. La volontà, più volte espressa dal Governo, è quella di rendere il sistema più flessibile così da permettere una maggiore facilitazione per coloro che vogliono lasciare il posto di lavoro anticipatamente. Naturalmente non si tratta di un sistema indolore: comporterà, infatti ad una rilevante decurtazione dell’importo pensionistico. Un vantaggio per i lavoratori, ma anche per le imprese che potranno liberarsi con maggiore facilità della manodopera in eccesso rinnovando il proprio personale.